RECENSIONE a cura di Morvan Zatarra (05/08/2006)
Dopo il grande successo del primo sparatutto bellico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, Brothers In Arms: Road To Hill 30, la Gearbox Software é riuscita a creare un altro titolo straordinario, Brothers In Arms 2: Earned in Blood.
Questo secondo capitolo non é molto diverso dal suo fortunatissimo predecessore ma i suoi sviluppatori sono comunque stati in grado di "tappare i buchi" del loro precedente lavoro come l'I.A. e il multiplayer.
Identica é l'ambientazione (la regione della Normandia poco dopo il D-Day), diverso il personaggio che comanderemo; infatti mentre nel primo B.I.A. vestivamo i panni del sergente Matt Baker, ora saremo Joe "Red" Hartsock, capitano della 2a squadra della 101esima divisione aviotrasportata e attraverso i suoi occhi vivremo il la storia del D-Day.
In questa guerra non ci sarà spazio per eroi coraggiosi sprezzanti del pericolo bensì per veri e propri strateghi e veterani della tattica militare, perciò si rivelerà fondamentale dare ordini giusti ai nostri compagni di squadra e schierarli sempre nel modo migliore possibile. Il nostro team sarà diviso in 2 gruppi: uno per azioni d'assalto in carica, l'altro per il fuoco di sbarramento.
Alcune volte saremo scortati anche da potenti carri armati, utilissimi per sfondare le linee nemiche o per darci un'adeguata copertura. Il gameplay dunque non si discosta tanto dal precedente Brothers In Arms.
I nemici saranno numerosi e grazie a un' ottima intelligenza artificiale risulteranno molto ostici e agguerriti; solo con abili giochi di squadra e un'ottima mira potrete avere la meglio. Potremo fare affidamento comunque anche sui nostri alleati, soldati sempre pronti all'azione e non stupidi manichini come capita spesso in videogiochi di questo genere.
La difficoltà delle missioni risulterà elevata soprattutto per il grande realismo che contraddistingue B.I.A 2: il peso dell'arma, la fatica, la paura, tutto influirà sul controllo quando mireremo gli avversari. Una novità presente in questo secondo titolo é la possibilità di cambiare visuale: dalla prima persona potremo passare ad una "visuale tattica". Con questa avremo un'ampia panoramica del territorio che ci permetterà di studiare la disposizione dei nemici e adottare la tattica migliore per avere la meglio su di loro.
L'aspetto tecnico é un altro pezzo forte di B.I.A. 2. Il motore grafico Unreal Engine, usato anche in Brothers In Arms: Road To Hill 30, é riuscito a creare un comparto grafico di tutto rispetto. Rispetto al passato si può riscontrare una maggior cura dei dettagli, degli effetti di luce e delle esplosioni che rendono il gioco molto più realistico (ma non ai livelli di Call Of Duty 2).
Incredibile invece il sonoro , coinvolgente ed azzeccato in ogni situazione. Dalle musiche epiche (modello Halo o Medal Of Honor) agli effetti sonori cinematografici fino ad un doppiaggio in italiano realizzato in maniera perfetta, cosa veramente difficile da trovare in ogni genere di videogame.
Per il multiplayer é stata inserita una nuova modalità, la Schermaglia che a sua volta si suddivide in 4 modalità: "Obiettivo", "Assalto al tempo", "Difesa", "Turno di servizio". Con la prima affronteremo le missioni in single-player ma in cooperativa; nella seconda bisognerà ammazzare tutti i nemici entro un tempo limite; nella terza dovremo rispondere ai continui attacchi nemici cercando di uccidere più avversari possibili; nell'ultima dovremo portare a termine 5 missioni senza poter salvare o morire e, se ci riusciremo, si sbloccherà un nuovo livello di difficoltà.
Le altre modalità multiplayer, a 2 o 4 giocatori, del primo B.I.A. naturalmente non mancheranno.
Il tallone d'Achille di questo gioco quasi perfetto é la longevità . Già Road To Hill 30 non si distingueva per questo fattore e purtroppo nemmeno il suo successore. Earned In Blood si divide in sole 10 missioni che però ci costringeranno ad impegnarci duramente non potendo, peraltro, salvare quando vogliamo, e costringendoci a riprendere dai checkpoints. Inoltre potremo sbloccare anche numerosi trailers, immagini e non solo, se saremo dei "bravi soldati" nel completare le missioni.
Siamo davanti ad un titolo ottimo, che non ha punti deboli se escludiamo la longevità e un' interattività non ai livelli di Ghost Recon 3. Il nostro percorso sarà emozionante ma anche abbastanza lineare, non permettendoci purtroppo una grande libertà di gioco. Il mio giudizio é comunque molto positivo e consiglio questo gioco a tutti i videogiocatori, specialmente agli appassionati del multiplayer che sicuramente si divertiranno tantissimo con le modalità che offre questo titolo. Adesso anche Brothers In Arms diventa una saga di tutto rispetto nel mondo dei FPS bellici.
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