RECENSIONE a cura di Corradino Cassatt (12/08/2017)
Il gioiello del Nilo, prima e unica espansione ufficiale di Serious Sam 3, consta di soli tre livelli, anche se piuttosto lunghi.
Per quanto riguarda le ambientazioni, gli autori si sono ispirati ai primi capitoli della serie, mettendo da parte le atmosfere cittadine in favore di ampi spazi desertici intervallati da gruppi di rovine dell'antico Egitto.
Sono state aggiunte alcune nuove armi, come il fucile da cecchino e un cannone laser a due canne. Tra i nemici torna il bestione a quattro braccia che scaglia globi di acido che inseguono il bersaglio, che risulterà familiare a chi ha giocato Serious Sam first e second encounter.
Stavolta però gli sviluppatori hanno evidentemente voluto sperimentare qualcosa di nuovo e hanno prodotto un fase piuttosto lunga, circa a metà strada del secondo livello, con meccaniche da puzzle game. Purtroppo questa sorta di intervallo tra una carneficina e l'altra non risulta particolarmente riuscito, ci ritroveremo infatti all'interno di un antico edificio privo di illuminazione.
Per uscirne dovremo armeggiare con le leve e gli interruttori sparpagliati all'interno delle numerose stanze che compongono la struttura. Il problema è che saremo al buio, e anche se avremo a disposizione una torcia elettrica per non procedere a tentoni, questa illuminerà solo una limitata porzione di spazio e a volte risulterà difficile capire quale meccanismo innesca la pressione dei vari interruttori (l'apertura di una porta o lo spostamento di una piattaforma) e dove questo ha luogo.
Comunque, per chi avrà la perseveranza per superare questa fase il divertimento non mancherà, e a un certo punto ci si potrà anche spostare verso l'alto dopo aver indossato un jetpack. L'unico boss del gioco, localizzato alla fine del terzo livello, risulta più tenace che difficile: dopo aver compreso i suoi schemi di attacco sarà piuttosto facile evitare i suoi letali colpi, però per abbatterlo ci vorrà del tempo, dal momento che può assorbire una gran quantità di proiettili. In conclusione, per chi sopporterà le magagne sopra descritte ci sarà comunque da divertirsi, anche se almeno due o tre livelli in più sicuramente non avrebbero fatto male.
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