RECENSIONE DI APPROFONDIMENTO
a cura del webmaster
(03/07/2008)
Con questa terza recensione cercherò di approfondire alcuni particolari del gioco trattati nelle altre due recensioni sottostanti.
Non voglio dilungarmi sulla trama, nulla di eccezionale a mio parere, sufficiente a fare da contorno alla modalità singolo giocatore: siete mandato con il vostro team a salvare alcune persone nell'Area 51, però durante il gioco succederà un imprevisto e vedrete ciò che mai avreste immaginato.
Graficamente il gioco non è male, si tenga conto che è uscito nel maggio 2005 e si deve confrontare con i giochi di quel periodo. Esplosioni e fasci luminosi non mancano. Bello l'effetto grafico della luce della nostra torcia che cambia direzione mentre ricarichiamo un arma. Esplosioni, texture e fisica possono ricordare F.e.a.r.
A livello di armi abbiamo pistole, mitra, fucili di precisione, fucili a pompa, granate e armi aliene. Ma ciò che è figo è la possibilità di usare due mitra o due fucili insieme in stile John Woo. Uno per mano con una potenza di fuoco micidiale.
Ora andiamo al punto dolente: è un gioco che sa molto di console; non si può salvare ovunque, ma si salva in automatico ai checkpoint. Nessuna difficoltà ad andare avanti, ma anche poca libertà di seguire una propria strada.
Le modalità di gioco multiplayer sono le solite con una variante: DeathMatch, TDM, Capture the flag e Capture the hold, oltre alla nuova Infection, basata proprio sulla capacità di mutarsi da umano ad alieno.
Eh si perché sia in singolo che in multigiocatore, premendo il tasto X si ha la possibilità di mutare da umano ad alieno e quindi di passare dall’attacco con le armi da fuoco agli artigli.
L’alieno usa solo l’attacco a mano libera o delle fireball (palle incendiare). Ovviamente tale evoluzione aliena dura un periodo limitato, dopo di che bisogna iniettarsi qualche sostanza aliena che si trova sparsa per la mappa dentro a delle siringhe arancioni.
Il parere finale è quello di un ottimo diversivo, AREA 51 non sarà un capolavoro, ma si fa giocare fino alla fine. Il multiplayer è un poco limitato, anche se ci si può trasformare in alieno.
RECENSIONE a cura di
Morvan Zatarra
(27/07/2006)
Un titolo non da urlo ma che si difende bene su tutti i punti di vista. Una storia sicuramente già rivissuta (la parola "alieni" in un gioco FPS é sinonimo di Half-Life): un virus ha causato un terribile contagio nella base segreta per eccellenza, l'Area 51.
Per chi non lo sapesse l'Area 51, è parte di una vasta zona militare (la Nellis Air Force Base) americana a circa 150 miglia da Las Vegas nel sud dello stato Americano del Nevada. Viene di frequente indicata come Groom Lake Air Force Facility , o semplicemente Groom Lake. È famoso per le teorie del complotto riguardanti gli UFO (vedi X-Files e Indipendence Day) .
Nel gioco gli uomini contagiati vagano come zombi inferociti e assetati di sangue e gli alieni prigionieri nella base ritornano liberi pronti a conquistare il mondo. Una nuova apocalisse che dovrà essere sventata dal nostro eroe Ethan Cole, militare forzuto pronto a salvare il mondo.
L'atmosfera tra fantascienza e horror del gioco della Midway lo fa diventare un buon incrocio tra Doom 3 e Halo.
Il gameplay di Area 51 è abbastanza simile a decine di altri FPS "puri". Niente tatticismi o cooperazioni, pochissimi percorsi alternativi e risvolti stealth del tutto assenti. Uno sparatutto vecchio stile con combattimenti che richiedono solo una gran potenza di fuoco e buoni riflessi. Non manca qualche spunto interessante: i poteri mutanti di Ethan (modello Far Cry) e un buon arsenale di armi che assicura una certa varietà negli scontri, ma comunque non un capolavoro di originalità bensì uno sparatutto in prima persona solido.
Per la grafica non si tocca il livello di Doom 3 ma comunque le texture sono molto ben realizzate, con una buona ricerca dei dettagli anche nei minimi particolari. Belli anche gli effetti speciali e le sparatorie con esplosioni veramente notevoli. Eccellente anche il sonoro dettagliato e coinvolgente, anche se l'assenza della voce di David Duchovny (protagonista della serie televisiva X-Files) presente nella versione americana e inglese è una macchiolina sul curriculum del gioco.
Anche il multiplayer non introduce nessuna innovazione in questo genere, è possibile giocare sia su internet che in LAN.
Personalmente trovo Area 51 un titolo più che discreto. Poco originale come FPS, non molto longevo ma sicuramente divertente e coinvolgente da avere per tutti gli appassionati di Half-Life in cerca di esperienze leggermente nuove. Una buona valvola di sfogo per chi vuole agire nell'immediato, senza tattica, per il puro piacere di uccidere.
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