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Data
di uscita: ottobre 2002
Developer: IO
Interactive
Publisher: Eidos
Interactive
sito
ufficiale hitman2.com |
RECENSIONE a cura di Francesco Mazzetta
(06/12/2002)
FPS
o TPS? First o third person shooter? È questa
la domanda da porsi in apertura, almeno
nella recensione su un sito dedicato ai
FPS.
Occorre
dire che chi scrive ha provato solo la versione
per PS2 di questo titolo (esistono però
anche quelle per PC e per XBOX), e questo
potrebbe alterare il giudizio su questo
aspetto, dato che è noto che il controllo
della prima persona via pad sia maggiormente
difficoltoso e scomodo rispetto a quello
fornito dall'accoppiata mouse+tastiera.
Per questo, oltre a giocare a Hitman 2, si sono anche confrontate le impressioni con altre recensioni
della versione per PC e tutte concordano
sul fatto che la preferenza in fatto di
punto d'osservazione cade sulla terza persona.
Comunque rende doveroso il parlarne anche
qui proprio la possibilità di utilizzare
la prima persona anche per tutto il gioco.
Il comportamento standard consisterà invece
nell'usare quella tra le due visuali che
risulta migliore in un determinato contesto
(terza persona per valutare correttamente
la situazione in ambienti aperti - grazie
anche alla possibilità d'alzare o abbassare
la telecamera -, soggettiva quando si tratta
di mirare o di avanzare in ambienti chiusi
o limitati).La storia riprende
il killer perfetto programmato geneticamente
ed il cui unico nome è un numero: 47, ma
lo si riconosce pure dall'insolita eleganza
nel vestire e dal codice a barre sul cranio
calvo. Ma anche i killer perfetti hanno
un cuore e così alla fine del primo episodio
47 si era ritirato dall'attività dopo aver
ucciso il suo creatore. Il passato torna
sempre però a tormentarci e così, anche
nel microcosmo isolato di un piccolo monastero
siciliano, la violenza ed il sangue tornano
ad irrompere nella vita di 47. Che mentre
pensava di redimersi con la preghiera e
l'allevamento dei maiali, viene riconosciuto
da un mafioso locale che pensa bene di rimpinguare
le proprie casse ricattandolo. Ma di fronte
al rapimento del sacerdote, suo amico e
mentore spirituale, 47 abbandona i mansueti
abiti da sagrestano per quelli, ben più graditi a noi videogiocatori, di Silent Assassin. Per salvare il suo amico
gli occorrono però informazioni che gli
vengono fornite dai vecchi datori di lavoro
dello spionaggio solo in cambio di un suo
ritorno in forze. Ecco quindi che il (mancato)
salvataggio del sacerdote sarà solo il preludio
di una nuova serie di missioni.
Hitman
2, pur curato graficamente (attenzione
però: si sta sempre parlando della versione
per PS2), non può competere in ciò con altri
giochi analoghi, come ad esempio Time
Splitters 2. Eccezionale invece la colonna
sonora composta da Jesper Kyd (già autore
anche di quella del primo episodio) ed eseguita
dalla Budapest Symphony Orchestra and Choir
(separatamente acquistabile sul sito del
compositore: www.jesperkyd.com).
Buono il controllo tramite pad.
Rispetto
al gameplay, Hitman 2 si presenta come uno sparatutto "stealth" con una forte componente tattica.
"Stealth" non significa però "percorso obbligato"
dove, se veniamo scoperti, il gioco s'interrompe
e ci fa ricominciare da capo: al contrario
possiamo anche decidere di puntare tutto
sul massacro totale, se non che tale eventualità,
in particolare man mano che si avanza nel
gioco, rende la nostra vita - e la conclusione
del livello - sempre più difficile. La scarsità
di salvataggi disponibili per ogni livello,
in più, impone di evitare lo scontro diretto
per pianificare invece le azioni ed il percorso
più adeguati per portare a termine l'obiettivo.
Tanto più che l'intelligenza artificiale
dei nemici è programmata al fine di comunicare
l'allarme ed attaccarci nel maggior numero
possibile: cosa che pone 47 in svantaggio
anche contando sul fatto che la sua programmazione
genetica lo rende maggiormente resistente
ai proiettili. Ecco allora che non bisogna
pensare di poter finire un livello con un
unico tentativo, ad eccezione forse del
primo. Occorre riprovare più volte studiando
la disposizione dei nemici e del terreno,
studiando quali siano gli angoli migliori
in cui nascondere i corpi degli uccisi o
narcotizzati per non farli trovare dalle
guardie, quali personaggi attaccare e da
quali rubare i vestiti o gli oggetti per
riuscire a passare sotto il naso delle guardie.
In
realtà se dovessi paragonare Hitman
2 ad un altro videogioco, più che ad
uno sparatutto, lo affiancherei a Commandos
2: il più intenso e difficile gioco
tattico dedicato alla Seconda guerra mondiale. Hitman
2 richiede, come in Commandos 2, la pianificazione accurata
di ogni nostra azione, richiede che ci mettiamo
nell'ordine di idee che non ci troviamo
di fronte ad un gioco arcade in cui conta
solamente sparare, sparare, sparare, ma,
al contrario, ad un gioco di simulazione:
un killer nella vita reale non può fiondarsi
nel mezzo di una piazza zeppa di militari
armati di tutto punto (e magari già incazzati
di loro per dover stare di pattuglia al
freddo e al gelo) per ucciderne il boss
(generale, presidente, papa. fate un po'
voi), ma deve mimetizzarsi, scegliere una
postazione protetta ma che abbia buona visibilità,
utilizzare il minor numero di colpi possibile
per uccidere l'obiettivo. Più cadaveri avremo
al nostro attivo, maggiori saranno le possibilità che qualcuno li scopra e quindi che la missione
si risolva in un fallimento.
Anche
la gestione delle armi è tutto sommato realistica:
non possiamo portare molte armi assieme
(ma spazio ci deve sempre essere per una
corda con cui strangolare silenziosamente
alle spalle e per una bottiglietta di cloroformio)
e non possiamo "nasconderne" alcune, come
un fucile: in quest'ultimo caso non abbiamo
un inventario in cui magicamente riporlo
per utilizzarlo in seguito ma, se decidiamo
di usare qualche altra arma, siamo costretti
ad abbandonarlo (in questo seguendo l'esempio
dell'ottimo Mafia).
Dei nemici uccisi o narcotizzati possiamo
prendere gli abiti e le armi (oltre a poterli
trascinare al di fuori della vista) e di
queste ultime, quelle che conserveremo fino
alla fine del livello verranno salvate nell'armeria
di 47 e saranno disponibili nei livelli
successivi.
In
conclusione si tratta di un gioco estremamente
coinvolgente ma che richiede una dedizione
non saltuaria ed una costanza che non venga
meno a ripetuti insuccessi: se un killer
nella vita reale deve pianificare a lungo
ed accuratamente il proprio assassinio,
il giocatore di Hitman
2 dovrà sostituire tale trafila con
la ripetizione plurima dei livelli, per
sviscerare ogni loro segreto.
Hitman
2: Silent Assassin è stato sviluppato
(come il primo episodio) da Io-Interactive
e prodotto da Eidos. La distribuzione italiana
in tutti i formati è curata da Leader. Purtroppo
l'unica lingua del gioco, sia per quanto
riguarda l'audio che i sottotitoli, è l'inglese.
Francesco
Mazzetta
st2wok@yahoo.it |
TRUCCHI
Con il blocco noto entrate nel file HITMAN2.INI
e attivate la console aggiungendo le 2
stringhe con le stesse maiuscole e minuscole:
EnableConsole 1
EnableCheats 1
durante il gioco visualizzate la console
premendo il tasto \ e digitate
i seguenti trucchi.
IOIRULEZ - Modalità DIO
(on/off con la tastiera americana)
IOIRULEY - Modalità DIO
(on/off con la tastiera europea)
IOIEQPWEAP - Pieno di munizioni
IOIGIVES - Tutte le armi e oggetti
IOIHITLEIF - Energia
IOISLO - Rallentamento (on/off)
IOIER - Modalità Bomb (on/off)
IOIHITALI - Modalità Ali
(on/off)
IOILEPOW - Modalità Attacco
speciale (on/off)
IOIGRV - Modalità Forza
di gravità (on/off)
IOINGUN - Fucile a chiodi
IOIPOWER - Mega Power
Nota: I codici si possono inserire anche
mentre si gioca (senza la console) scrivendoli
con il tasto CAPS LOCK abilitato oppure
in caso di errori digitanoli piano. |
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