RECENSIONE a cura di Giovanni Carta
(02/06/2003)
Ricordo che nel 1996, anno glorioso per
gli fps (Duke Nukem 3D, Quake, Strife),
non avendo pecunia sufficiente per aggiornare
il mio 486 e per comprare nuovi giochi,
chiesi ad un mio amico di mostrarmi qualche
buon videogioco che girasse bene sotto
i 100 mhz.
Il risultato fu: Island Peril.
Ricordo come se fosse ieri quel giorno
in cui per la prima volta provai a giocare
ad Island Peril.
Un fps che finì col rivelarsi un
incredibile flop della storia degli fps.
Tecnicamente non reggeva il confronto
con nessuno degli sparatutto in soggettiva
pubblicati lo stesso anno. Quake, Duke
Nukem3D e perfino Strife stavano ad anni
luce di distanza da Island Peril.
In Island Peril vestite i panni di Dick
Danger e il vostro compito sarà quello di salvare la vostra ragazza da
Evil Boss, un cattivone che incontrerete
a fine gioco. Dovete vedervela con nemici
dalle parvenze piuttosto fesse: culturisti
con shotgun, shamani, evocatori voodo
etc.
I nemici che incontrerete si contano sulle
dita di una mano
La giocabilità di Island Peril
era lenta e poco immediata; e vi assicuro
che parlare di acrobazie con la tastiera
non rende l'idea dell'osticità del sistema di controllo.
Graficamente, IP era miseramente scarno
e poco curato. Gli ambienti interni quanto
gli esterni non hanno la benchè minima caratterizzazione. Finezze grafiche,
scordatevele!
Unica nota positiva: la musica. Suoni
caratterizzati e colonna sonora davvero
molto bella e originale. Purtroppo non
basta. Island Peril si conserva oggi come
uno degli sparatutto in soggettiva più malriusciti della storia.
Debbo esser sincero. Non capisco che cosa
abbia spinto i programmatori della Atlantean
Interactive a sviluppare un titolo così scadente. Non a caso, l'Atlantean pare
che sia fallita.
Una piccola precisazione curiosa sta nel
fatto che vestirete i panni del classico
macho tutto muscoli e pallottole. Tuttavia,
solo Duke Nukem3D riscuoterà successo
con questo tipo di personaggio.
Island Peril avrà dato l'ispirazione
a quelli della 3D realms?
Ho i miei dubbi
Ricordo ancora quella sera. Uscii dalla
casa del mio amico e m'incamminai verso
la mia dimora.
Infilai la chiave nella serratura. Chiusi
la porta. Accesi il computer e, apparso
il prompt di dos, digitai: doom.
Recensione
a cura di
FraggerZua aka Giovanni Carta
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