RECENSIONE a cura di Francesco Mazzetta (07/05/2002)
Jedi Knight 2: Jedi Outcast era un titolo atteso dai fan della saga di Guerre Stellari e la curiosità era molta anche per la decisione da parte di LucasArts di affidarne lo sviluppo non ad un team interno, ma alla Raven, a sua volta distribuita da Activision (che, per i giocatori italiani, comporta una distribuzione locale affidata a Leader invece della solita C.T.O.).
Il motore del gioco è quello di Quake3 Arena che alla Raven hanno però integrato con quello di Soldier Of Fortune 2 per ottenere una localizzazione del danno, pur con un gioco fluido ed un'ottima resa dei dettagli.
La storia riprende il Kyle Katarn già visto anche nello storico Dark Forces, che in Jedi Knight apprendeva le vie della Forza e annientava un pericoloso complotto di Jedi oscuri volto ad impadronirsi della mitica Valle degli Jedi, fonte strategicamente cruciale di Forza.
Dopo essere giunto pericolosamente vicino alla via oscura, Kyle decideva di abbandonare la disciplina Jedi e tornare alla proficua attività di contrabbandiere al servizio della Nuova Repubblica (gli eventi si svolgono infatti anni dopo la distruzione della seconda Morte Nera, quando Luke Skywalker dirige l'accademia Jedi su Yavin 4, in accordo con quanto narrato nei romanzi editi da Sperling & Kupfer).
Rimangono però sacche irriducibili del vecchio esercito imperiale che - con l'aiuto di un ex discepolo di Luke: l'alieno Desann - vogliono riuscire a produrre in serie soldati con superpoteri (chi è lo spiritoso che ha detto che potevano farsi prestare l'Ubersoldat di RTCW?) ed elemento chiave del progetto è proprio la Valle degli Jedi di cui solo Kyle conosce l'ubicazione. Quando Desann cattura la sua socia Jan Ors e la uccide, Kyle, accecato dall'ira, corre alla Valle per recuperare i poteri ma svelandone però anche le coordinate. Da qui la strada sarà ovviamente tutta in salita per Kyle che dovrà vendicare Jan, sconfiggere Desann e difendere la Repubblica dalla nuova minaccia imperiale.
Ciò che interessa forse maggiormente l'appassionato è la cura nello sviluppare i poteri della Forza. E qui occorre gioire e rendere merito alla Raven: dopo la gestione macchinosa nel pur interessante tentativo di ibridare l'FPS coll'RPG del primo JK, ora i poteri sono semplici ed immediati da usare e, grazie al puntatore "intelligente", sappiamo sempre dove possiamo usarli.
Purtroppo però qui finiscono le buone notizie. Il resto del gioco infatti è un cumulo non tanto di "difetti" quanto di "elementi non azzeccati" da lasciare davvero con l'amaro in bocca. Cerchiamo di vedere perché.
La storia. Il primo JK aveva i suoi difetti ma perlomeno era in grado di avvincere con una sceneggiatura che aveva poco da invidiare ad un film. E' impossibile dimenticare anche solo il grandioso video interattivo che ci portava a precipizio dentro la città verticale di Nar Shaddaa fino alla malfamata bettola in cui loschi figuri minacciavano Kyle. In JK2 invece la maggior parte dei FMV riguardano discussioni (rigorosamente in inglese) tra personaggi o astronavi in orbita a pianeti vari. Non è neppure particolarmente bene impostata la successione dei livelli che, nonostante la linearità, danno al giocatore l'impressione di non sapere cosa fare (mentre ad esempio in Half-Life, pur dovendo ripercorrere varie volte certi livelli, era sempre perfettamente chiaro l'obiettivo finale).
La grafica. Il sito della Raven riporta una pagina in cui viene sviluppato il confronto grafico tra il primo ed il secondo JK. Notare però come questo confronto sia insistito soprattutto sui dettagli: i volti, le armi, le esplosioni. Perché purtroppo, nonostante l'uso di Q3A, l'impressione grafica generale è di una desolante uniformità. Non necessariamente negativo invece è il preciso richiamo, non solo grafico ma anche - più impalpabilmente - d'atmosfera, al vecchio Dark Forces saltando a pié pari JK.
Le armi. Le armi sono poche, ma questo potrebbe non essere di per sé un difetto, anche perché a farne le veci ci sono i poteri. Tuttavia le armi a raggi, anche quelle più potenti, soffrono di una lentezza incredibile (anche tenendo conto che un raggio, da un punto di vista banalmente fisico, dovrebbe essere più veloce di un proiettile) e sono quindi scandalosamente inefficienti contro nemici in movimento. Contro questi ultimi si può sempre usare il blaster in modalità raffica nella speranza che prima o poi un colpo vagante raggiunga per caso il nostro bersaglio
I nemici. Sono quelli soliti della serie: soldati e ufficiali imperiali più un nutrito manipolo di furfanti e tagliagole alieni. Si distinguono sostanzialmente in due categorie: quelli che stanno stolidamente fermi ad aspettare che li si faccia fuori e che non riescono a colpirci neppure quando siamo davanti al loro naso (nel caso abbiano un naso) e quelli che appena s'accorgono di noi si mettono ad agitarsi, a saltare e a rotolare eppure non ci mancano neppure se sparano con gli occhi chiusi. E quando ci troviamo di fronte un gruppetto di questi duri son dolori: anche nei livelli più bassi di difficoltà è buona regola salvare spesso.
Le cose invece migliorano se parliamo del multiplayer (tra l'altro con la comoda funzione di ricerca automatica dei server). Una volta scartate le armi a raggi, le classiche modalità multiplayer ricevono una nuova dimensione dal poterle giocare utilizzando la spada laser (con tre diversi stili di combattimento) ed i vari poteri concessi dalla Forza. Molti sono infatti le partite disponibili dedicate specificamente al duello tra Jedi o addirittura tra Jedi Master, ed anche nelle comuni Free For All (deathmatch) o Capture The Flag può capitare di vedere gente impegnata in duelli del tutto personali, ed allora guai ad andarli a disturbare: oltre ad essere blastati si ricevono pure degli insulti! Vari ma non particolarmente grandi, i livelli dedicati al gioco in rete si basano più che altro sulla presenza di ponti e piattaforme che possono mettere in luce l'abilità nell'uso della Forza spingendo l'avversario giù da qualche precipizio.
In conclusione JK2, anche considerando il multiplayer, ottiene la sufficienza piena solo per la intelligente fedeltà alla saga di Star Wars. Fosse stato un anonimo FPS qualsiasi sarebbe probabilmente rimasto al di sotto della linea di promozione.
Francesco Mazzetta
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