RECENSIONE a cura del webmaster (16/04/2005)
Kingpin si distingue dalla massa per l'originale ambientazione, ossia una città americana anni trenta in degrado fra la malavita
e i gangters: idea sviluppata tecnicamente bene, ma che alla lunga annoia per i livelli fin troppo simili fra loro.
Essendo anche voi un criminale dobbiamo rispondere alla violenza con la violenza, quindi dopo essere stati traditi, giuriamo vendetta al nostro ex boss e incominciamo a far cadaveri sulla nostra strada, fino a giungere allo scontro finale.
La violenza in questo gioco è tanto esplicita: le parolacce scorrono quanto il sangue che vedrete sui corpi dei vostri nemici. Infierire sui corpi già massacrati o sui civili diventa quasi un secondo gioco.
Le ambientazioni sono ricreate abbastanza bene: strade in degrado piene di brutti ceffi, palazzi in rovina e pieni di murales, locali notturni. A farvi spiano vi auteranno; pistole, fucili, mitra, un lanciafiamme e lanciaesplosivi. Tutte armi oldstyle in linea con l'ambientazione.
La grafica è molto buona (per i tempi in cui uscì), in special modo le fiamme (anche quelle sparate dal lanciafiamme) sono convincenti come anche le esplosioni. Un poco meno convincono i personaggi molto poligonali (specialmente le armi dei nemici). Per il resto le tonalità di colore dark contrapposte a colori luminosi, danno un ottimo risultato e una buona profondità.
In caso di necessità si possono assumere degli aiutanti pronti a coprirci per qualche banconota.
Per pagarli dobbiamo trovare i dollari nelle casseforti dei boss locali o nelle tasche di chi uccidiamo. I soldi servono anche per accedere ad alcuni locali, dove possiamo acquistare le armi o munizioni oppure aggiungere alla nostra lista di servitori alcuni scagnozzi.
Oltre a ciò, il gioco richiede un po' di tattica nel non girare continuamente con l'arma in mano, rischiando di mettere sull'allerta i banditi che girano per le strade. Inoltre vari enigmi (se si possono chiamare così) possono creare qualche difficoltà e allungare la longevità di un gioco molto breve.
Per giocarlo a fondo è consigliata una buona conoscenza dell'inglese (anche se qui viene usato uno slang molto stretto come da copione) per poter capire alcuni dialoghi molto importanti nel proseguo del gioco.
In breve lo consiglio a chi voglia provare l'ambientazione quasi unica negli fps, ma lo sconsiglio a chi ha per le mani altri fps di migliore qualità. Una sufficienza data a malapena forse per l'età del gioco stesso.
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