RECENSIONE a cura di Carta Giovanni
a cura di Giovanni "FraggerZua" Carta
(23/03/2002
Ammetto
di non essere mai stato un fan dei Kiss;
li ho sempre considerati come una normale
band hard-rock che probabilmente fece
il 50% del proprio successo grazie al
look stravagante e trasgressivo allo stesso
tempo.
Comunque, gusti a parte, KPC che vede
come protagonisti gli stessi Kiss citati
prima, non penso possa considerarsi un
prodotto riservato ai soli sfegatati fans
della band, anzi credo sia un buon titolo
riservato a tutti gli appassionati di
fps e a chi si vuole avvicinare al genere.
Gli sviluppatori della Third Law, hanno
basato il loro gioco sull'omonimo fumetto
di Todd Mcfarlane, che vede i Kiss protagonisti
alle prese con avventure eroiche al limite
del reale.
La trama del gioco pur essendo rivisitata
in abbondanza da molti altri fps (bene
vs male), è comunque ben curata
e rappresenta un punto fondamentale nello
sviluppo di tutto il gioco.
Il
demone Nightmare King mentre seminava
morte e scompiglio sulla terra, fu sconfitto
dai paladini della giustizia, gli Elder,
detti anche I "Quattro che sono Uno".
Ma il Nightmare King, prima di morire
riuscì a portare con se nella sua
dimensione vuota anche gli Elder. Gli
Elder, non morirono, ma il loro spirito
si spezzò in quattro parti e andò
ad occupare i regni dei quattro elementi:
aria, fuoco, acqua, terra. Il demone King
in un ultimo sussulto vitale piantò
un seme, dal quale nascerà il nightmare
child: simbolo della malvagità
oscura e del potere incontrollato del
demone. Il bambino occuperà lo
spazio lasciato vuoto dall'assenza degli
Elder e inizierà a seminare morte
e distruzione. Una zingara negromante
di nome Madame Raven è in grado
però, di portare al loro stato
originario gli Elder. La zingara riunirà
quattro eletti nello Psycho Circus ed
ad ognuno di loro darà il compito
di addentrarsi nei quattro regni e ricongiungere
il potere degli Elder.
Da
qui in poi inizia il gioco vero e proprio.
Potrete impersonare quattro "Avatar" che ovviamente avranno le fattezze dei
Kiss. Gli Avatar sono: Lo Stellato, Il
Re delle Bestie, Il Demone e il Celestiale.
Per seguire al meglio la storia e tutto
il suo intreccio, vi consiglio di giocare
con quest'ordine; anche se nulla v'impedisce
di iniziare con un altro ordine di Avatar.
Il vostro obiettivo principale è quello di recuperare i pezzi di un'armatura
sacra per tutti quattro gli scenari.
All'inizio del gioco osserverete i primi
filmati che vi faranno intuire la bellezza
del motore grafico basato sul sistema
LithTech. La grafica di KPC è curata
bene, anche se, appare abbastanza scarna
sugli oggetti e talvolta negli ambienti
interni. Eppure, i luoghi, oscuri e freddi
sono realizzati in maniera davvero dignitosa,
anche facendo uso di particolari effetti
di luci e di ombre.
Ma oltre alla grafica noteremo subito
l'interfaccia che ci da la possibilità
di visionare il totale dei nemici presenti
sul livello, gli oggetti e le zone segrete
anch'esse presenti sul nostro cammino.
Tutto questo è inserito in alto
a sinistra della vostra visuale e vi assicuro
che risulta molto comodo, perché
non intralcia affatto con lo svolgimento
della nostra avventura. In alto alla vostra
destra potrete "consultare"
il tempo trascorso e (con mio stupore)
anche il punteggio ottenuto fino a quel
momento; mentre più in basso ogniqualvolta
colpirete un nemico apparirà una
barra che vi farà capire lo stato
di energia vitale rimanente di quest'ultimo.
In KPC, dovrete vedervela con creature
a dir poco anormali: ragni giganti, mostri
che sputano fuoco, mezzi incroci tra clown
e ragni, donne cannone e molti altri saranno
il pane dei vostri denti.
Alcuni nemici, saranno così strambi
che a prima vista accennerete un sorriso;
come nel caso della donna cannone, essere
posseduto dalla malvagità che ingrassa
a vista d'occhio e per dare una ritoccata
alla propria linea si strapperà
le proprie carni e ve le lancerà facendole scoppiare dinnanzi a voi (!).
Tutti i nemici sono tuttavia da non sottovalutare,
poiché il loro potenziale si vede
quando si mischiano in gruppi assetati
di sangue. Sarà meglio fare fuori
qualche "generatore di nemici",
prima che gli stessi facciano fuori voi.
L'azione che a mio modesto parere è
il punto di forza di KPC, sarà
dettata proprio da queste postazioni,
che non vi renderanno la vita facile.
Il più delle volte, vi troverete
di fronte vere e proprie orde di mostri
che aumentano secondo per secondo.
Una cosa è comunque da stabilire.
Chi non è esperto di fps può
iniziare a giocare con il livello molto
facile o facile ma quelli che gia conoscono
il genere possono liberamente iniziare
il gioco partendo dal livello di difficoltà medio. Questo non vuol dire che KPC sia
un gioco facile. Alcuni punti sono infidi
come il diavolo; e vi assicuro che i nemici
si fanno a gara per spolparvi. Non scherzo!
Se non fosse per gli ambienti chiusi e
poco spaziosi considererei KPC il fratellino
di Serious Sam. Tanti nemici insieme,
in un solo momento!
Le armi che avrete a disposizione saranno
sei in tutto; tre rappresenteranno l'elemento
relativo all'avatar che è in uso
e le altre tre rappresenteranno i tre
elementi degli altri avatar.
Con
mio strano stupore, ho notato però
che le musiche non sono totalmente dei
Kiss; o meglio durante il gioco sarà
possibile trovare dei juke-box, nei quali
un piccolo 45 giri vi farà ascoltare
le melodie dei quattro newyorkesi. Nel
complesso la musica è davvero bella
e sarà caratterizzata soprattutto
nei momenti più adrenalinici da
pesanti chitarre metal
(di ispirazione kissiana, deduco :-P).
Nell' insieme KPC è un bel gioco;
pur non arrivando a punte di eccellenza,
è caratterizzato da
un incredibile azione frenetica di fondo
e da una buona giocabilità che
ne fanno un gioco piacevole e interessante.
KPC non ha avuto il successo che meritava
e forse neanche un ottima distribuzione;
ma ci terrei a ricordarlo che nell'anno
della sua uscita (2000), Quake III e Unreal
Tournament si confermarono come successi
dell'anno e tuttora rimangono tra i giochi
più blasonati on-line.
Si tratta di un titolo sfortunato da questo
punto di vista, ma non per questo, degno
di essere meno apprezzato.
Buon divertimento; il circo vi aspetta
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