RECENSIONE a cura del webmaster (03/06/2005)
Where are you Marshall?
Il gioco incomincia con un'introduzione musicale fortemente ispirata alle colonne sonore di Ennio Morricone e un lungo video anch'esso ispirato ai classici film western, dove vengono spiegati i motivi per cui
James Anderson, un ex-sceriffo, vuole vendicarsi.
Questo filmato in stile cartoon, utilizza la tecnica delle classiche avventure Lucas Arts e vuole promette molto sul resto del gioco. Peccato che la sorpresa successiva, non sia molto bella. Fin dal primo acchito, si nota che Outlaws è molto indietro graficamente, nessun paragone positivo è possibile con i già usciti Duke Nukem 3D e Quake.
Niente poligoni o modelli 3D, ma solo bitmap a bassa risoluzione, le bitmap degli avversari virtuali e degli animali non giocanti sono in 2D pixelloso, ma cambiano a seconda da dove li guardate (davanti, dietro e di lato).
Anche il menù di scelta della difficoltà di gioco è chiaramente ispirato a un altro dei grandi film western:
Il buono, il brutto e il cattivo. Così come molto altro all'interno del gioco.
E' tutto da buttare? No, anzi, giocando e trascurando la grafica, Outlaws diverte e ha un buon gameplay arcade con molti cowboy da far fuori. Non spaventatevi perché i banditi che incontrate sono numerosi, ma si buttano giù come birilli anche con un colpo non piazzato perfettamente.
E' un suicidio gettarsi a capofitto nelle sparatorie, dato che questo gioco simula alcuni aspetti reali. I nemici come detto sono molti e vi possono sparare anche dalle finestre. Bisogna fare attenzione e in caso di necessità nascondersi per ripararsi e magari ricaricare la pistola un colpo alla volta.
Correre per tanto tempo di continuo affaticherà il vostro alter ego virtuale che presto non riuscirà più a mirare neppure ad un elefante.
Inoltre c'è la possibilità di raccogliere degli oggetti molto utili come una pala, una lanterna, una corda e la dinamite.
Come in ogni avventura Lucas Arts, non ci sono solo chiavi da trovare e porta da aprire, ma anche enigmi da risolvere. Ovviamente tali enigmi non sono difficili e sono solo una piacevole variante tra una fucilata e una revolverata.
I livelli di questo sparatutto sono ambientati in villaggi, miniere, canyon, ranch e treni in movimento. In ogni livello si può interagire con l'ambiente: frantumare vetrate e bottiglie, oppure fare qualche qualcosa di inutile come succedeva in Duke Nukem, per es. suonare un pianoforte ecc.
Outlaws ha delle modalità multiplayer sia in Internet che in rete per poter sfidare all'OK Corral qualche amico fuorilegge.
Come concludere la recensione, se non consigliandovi questo originale fps che ricorda molto le sparatorie e i personaggi di Lucky Luke. Eppoi c'è il finale di suspense e sempre alla fine un tramonto che vi aspetta come in tutti i film western. Per una volta non badate alla grafica...
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Voglio sapere il finale di questo videogioco (SPOILER)
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