RECENSIONE
a
cura di Cekkino Bastardo (09/10/2003)
Recensire un titolo
dopo tre anni dalla sua uscita, non è
un'impresa molto facile. In special modo
se ne è già uscito il seguito
e se si è attesa di un sempre più
rimandato Half Life 2.
Project IGI si caratterizza
per una modalità di gioco destinata
al singolo giocatore. E' presente una
campagna, suddivisa in varie missioni
con un trama che le unisce egregiamente.
La trama del gioco
si basa sul vostro personaggio, David
Jones, ex soldato SAS, ora agente del
progetto I'm Going In (vedi I.G.I.), coordinato
dal maggiore Anya.
La vostra missione è quella di
salvare quel piccolo pianeta che si chiama
Terra dai terroristi in possesso di una
testata atomica. Il Pentagono vi invierà
ad indagare in basi nemiche, a ricercare
informazioni su questa arma. Compito vostro
sarà accedere alla base senza fare
troppo casino (quindi non farvi vedere
dalle telecamere eventualmente eliminandole
e non facendo suonare l'allarme eventualmente
spegnendolo), raccogliere le informazioni,
portando a termine alcuni obiettivi secondari
(sabotaggio, eliminazione delle difese,
diversivi) e scappare senza lasciar traccia
(a parte qualche decina di cadaveri).
Facile? Mica tanto.
Qui incominciano le note negative. Project
IGI è un gioco molto difficile,
a volte viene quasi voglia di non finirlo.
Perché? Adesso ve lo dico.
Di per sè il
gioco è difficile, basta una scarica
di mitra o un colpo di fucile di precisione
in testa, perché il vostro alter
ego muoia. E voi direte "vabbé
basta ricaricare l'ultimo salvataggio
fatto 2 secondi fa". E io vi dico
"no, no, perché in Project
IGi non esistono salvataggi e dovete rincominciare
dall'inizio del livello".
Tenete conto che alcuni livelli sono molto
vasti e includono molti obiettivi.
In più si aggiunge una difficoltà
che toglie molto al realismo delle missioni:
a volte accade che dei nemici subiscano
il respawn, ossia resuscitino, uscendo
da delle zone già pulite e rendendo
il gioco abbastanza tedioso.
A proposito di realismo, come detto un
colpo mortale per un nemico, lo sarà
anche per voi. Inoltre non troverete medikit
o postazioni per la ricarica dell'energia.
Al massimo qualche rara infermeria con
un minimo di energia da iniettarvi con
una siringa (chi ha detto droga? no sono
cariche di adrenalina, almeno credo...).
Le missioni sono molto
varie sia come obiettivi che come ambientazioni.
La grafica può venire considerata
decente confrontandola con i giochi di
quel periodo, per quel periodo era molto
dettagliata e con effetti molto carini
come la neve, ora è vistosamente
arretrata e troppo poligonale, anche se
rimane ancora molto giocabile.
L'intelligenza artificiale
è molto bassa, per quanto Project
IGI voglia essere un gioco molto realistico,
per fortuna capita di uccidere un nemico,
senza che gli altri vicino neanche se
ne accorgono, anche se avete usato un
AK 47. In questo modo potete facilmente
eliminare un nemico alla volta. Se però
i nemici si accorgono, cercheranno di
ripararsi buttandosi a terra. Idea alquanto
pessima per la loro vita.
Per quanto riguarda
le armi abbiamo un repertorio molto vasto:
un coltello per sgozzare i nemici da vicino,
una pistola, uzi, mitra, AK 47, un fucile
e un bazooka che ci servirà per
eliminare l'eventuale carrarmato che ci
da noie.
Complessivamente ProjeCT
IGI merita ancora oggi, anche se dovete
armarvi di molta più pazienza che
di pallottole per portarlo a termine.
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