RECENSIONE
a cura di Francesco Mazzetta (17/04/2002)
Red
Faction viene creato da Volition per la
PS2. E su questa piattaforma si può parlare
di successo senza precedenti per un titolo
FPS. I motivi sono vari. Principalmente
il sistema di controllo studiato in maniera
esemplare per essere fin dai primi minuti
comodo ed intuitivo anche usando un pad.
Altri punti di forza sono poi la fluidità,
i livelli attraversabili in modo "continuo"
con la possibilità in alcuni casi di poter
tornare anche sui propri passi accentuando
la sensazione di trovarsi in un ambiente
reale, una storia coerente e coinvolgente
(di questo si dirà più avanti), il motore
GeoMod appositamente realizzato che consente
la distruzione con calcolo in tempo reale
degli ambienti. Non ultimo motivo di successo
il fatto che sulle console i FPS scarseggiano
e, nel momento della sua uscita, Red
Faction sulla PS2 doveva confrontarsi
solo col deludente Time Splitter.
Ma, come sappiamo, le cose vanno assai
diversamente su pc, dove il FPS è tutt'altro
che un genere poco frequentato.
Per
questo la conversione per pc di Red
Faction non ha creato la medesima
reazione ammirata. La storia è bella ma
non arriva al coinvolgimento di un Half
Life, la possibilità di distruggere
alcuni ambienti grazie al motore GeoMod
è interessante ma tutto sommato secondaria
al dipanarsi del gioco.
Nemici ed armi non sono né originali né particolarmente realistici. In sostanza
se sulla PS2 Red Faction raggiungeva
l'eccellenza, su pc si garantisce in modalità
single player solo una piena sufficienza
non per particolari demeriti ma proprio
per la concorrenza agguerrita e la presenza
di tanti ottimi rivali. Ma se non si distingue
in maniera particolare in modalità single
player, a parere almeno del sottoscritto,
è in quella multiplayer che Red Faction mostra tutta la propria peculiarità.
Abbandonando
infatti la vicenda della rivolta dei minatori
nelle miniere di Marte e di Parker che
si ritrova quasi per caso eroe tentando
di sconfiggere le bieche mire della Ultron
che diffonde appositamente una malattia
tra i lavoratori per usarli come cavie
per ricerche biologiche, ed accedendo
invece alla rete si hanno subito due gradite
sorprese.
La
prima è che la ricerca del server di gioco
è automatica e non occorre trovare ed
inserire indirizzi. La seconda è che le
potenzialità del GeoMod vengono qui sfruttate
appieno con la possibilità di "scavare"
cunicoli e trincee per ottenere la vittoria.
Gli stili multiplayer sono i tre classici:
tutti contro tutti, scontro a squadre
e capture-the-flag. Proprio in questi
ultimi due, che richiedono non solo velocità
e riflessi, ma anche un minimo di strategia,
è possibile modificare l'ambiente a proprio
vantaggio, per esempio realizzandosi postazioni
da cui fare cecchinaggio sul nemico o
rendendo difficoltoso l'accesso alle rampe
che portano alle bandiere o alle armi.
In più i disegnatori dei livelli hanno
creato aree segrete con armi e potenziamenti
a cui si può accedere solo distruggendo
pareti o pavimenti.
In
conclusione devo ammettere che, se dopo
aver terminato per due volte Red Faction a diversi livelli di difficoltà nella
versione per PS2 non me la sono sentita
di rifare tutto il gioco anche su pc,
in compenso ho però giocato un sacco in
multiplayer aggiungendo al piacere già provato, nuove ed intense sensazioni.
Francesco
Mazzetta
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