RECENSIONE
a cura di Francesco Mazzetta (14/03/2002)
Dato
che l'attesa per il Duca non è
ancora finita quei simpaticoni croati
del Croteam hanno deciso di dare nuova
vita al loro clone personale, il serio
Sam. Già il First Encounter s'era
fatto apprezzare per l'eccellente fluidità
del motore (l'appositamente creato Serious
Engine) e soprattutto per l'esorbitante
quantità di nemici che opponeva
al giocatore, oltre naturalmente all'umorismo
Duke-style sparso un po' dappertutto.
Dai tempi del primo Quake, che rivoluzionava
il genere dei FPS con l'introduzione del
3D reale non si sono più viste
belle ammucchiate di nemici/mostri (tranne
forse che in Kiss Psycho Circus). Il primo
Serious Sam al contrario mandava allegramente
al diavolo la profondità della
storia per sfoderare quantità a
volte impossibili di mostri invasori da
Sirio da far fuori (con ampie citazioni
da tutti i FPS storici e da Doom in particolare).
Dopo aver sterminato i seguaci dei Mental
per tutto l'antico Egitto il serio Sam
trovava la loro astronave e s'apprestava
a partire per Sirio per rendere loro pan
per focaccia sennonché
|
|
Il
secondo episodio inizia proprio con un
video riassuntivo del primo e coi testoni
- che poi altri non sono che i membri
di Croteam - già visti proprio
nel primissimo livello di Sam1 che salgono
a bordo di casse volanti per seguire il
loro beniamino. Ma accidentalmente si
scontrano con l'astronave facendola precipitare
in ciò che a Sam sembra ancora
l'Egitto per via delle piramidi ed invece
è il Messico. In Sam2 il debito
nei confronti di Duke Nukem' viene pagato
subito facendo sì che da una cabina
telefonica in perfetto stile inglese nel
bel mezzo della giungla Sam telefoni a
Las Vegas incazzandosi quando gli rispondono
che il Duca arriverà quando sarà
pronto. In questo secondo episodio, il
motore è un rivisto Serious Engine,
che se non permette la nitidezza di Return
To Castle Wolfenstein, in compenso viene
riempito di dettagli che lasciano veramente
a bocca aperta.
|
|
Proprio
il primo livello, ambientato nella foresta
del Chiapas, ci mostra erba a distesa
d'occhio e resa in maniera tale che, realisticamente,
mentre da lontano o dall'alto possiamo
vedere cosa ci sta in mezzo (munizioni,
salute, nemici), quando ci siamo immersi
c'impedisce la visuale, costringendoci
a compiere percorsi ellittici. Oltre alla
foresta messicana, coi templi incas, ci
sono altri due episodi: le città
babilonesi e le montagne svizzere per
un totale di 12 livelli, tutti molto grandi
e a loro volta suddivisi in arene. Rispetto
al primo episodio le arene di Sam2 sono
meglio disegnate anche dal punto di vista
del gioco dato che si diversificano maggiormente
e alla lunga corrono meno il rischio di
annoiare. In più possiamo contare
su tutti i vari segreti e livelli nascosti,
uno più divertente e demenziale
dell'altro e soprattutto sul computer
di Sam, Anica, che s'identifica in una
donna e, con l'avanzare del gioco, diventa
sempre più petulante e civettuola
nei suoi commenti.
|
|
Il
gioco gira a meraviglia (consigliato un
processore da 650 MHz, 192 MB RAM e scheda
video con 32 MB) anche nelle situazioni
più affollate, le arene sono enormi
e dovremo far percorrere a Sam chilometri
e chilometri per terminare il gioco. Alcuni
livelli poi sono puri e semplici tocchi
di genio. L'arena migliore, a parere del
sottoscritto, è la penultima, dove
dovremo uccidere ondate ed ondate di mostri
in campo aperto tra il castello che abbiamo
appena abbandonato e la cattedrale in
cui dovremo sfidare il boss finale mentre
dal cielo, progressivamente oscuratosi,
cade una micidiale pioggia di meteoriti.
La colonna sonora - ottima in tutto il
gioco - è qui addirittura straordinaria,
wagneriana e funerea fino a quando, uccisi
tutti i mostri che ci hanno assalito compare
uno spiraglio di sole dalle guglie della
cattedrale e il nostro animo - affaticato
e ferito ma non domo - si sente sollevato
all'empireo insieme con una musica celestiale.
Ma è solo un attimo di sollievo
perché dentro la cattedrale ci
attende appunto il boss finale. A dispetto
comunque di questo ed altri livelli in
cui viene privilegiata al massimo la modalità
arcade, nella maggior parte del gioco
la miglior arma da utilizzare sarà
il fucile da cecchino, un po' perché
permette ovviamente di colpire i nemici
anche da molto lontano ed ancora prima
che si accorgano della nostra presenza,
ma soprattutto perché è
micidiale: con uno o due colpi è
possibile abbattere la maggior parte dei
nemici e per quelli più grossi
ne bastano 4/5, addirittura meno che se
sparassimo col lanciamissili! Altro aggeggino
utile è il lanciafiamme (che non
ha niente da invidiare per effetti grafici
a quello di RTCW) che permette di risolvere
brillantemente le situazioni di accerchiamento
e di pressing troppo ravvicinato. Rimangono
da menzionare la sempre piacevole motosega,
con cui tra l'altro possiamo distruggere
anche piante ed altre strutture, e la
Bomba Seria che, molto simpaticamente,
uccide tutto quello che c'è in
quel momento nell'arena tranne Sam. Naturalmente
troviamo anche nuovi nemici oltre ai vecchi
simpaticoni già conosciuti nel
primo episodio. Si tratta per lo più
di mostri di livello medio-elevato ed
il più originale è sicuramente
il massiccio taglialegna con la sega a
motore e la testa di zucca (chissà
perché ma mi ricorda una recente
pubblicità
).
|
|
Il
livello di difficoltà del gioco
è elevatissimo: se già la
modalità facile (la seconda) farà
passare qualche notte insonne agli smanettoni
più incalliti, ai veri tamarri
del mouse è riservato l'ardire
di provare l'estremo livello, quello "serio".
Supportate varie modalità multiplayer,
tra cui anche la possibilità di
giocare in 2 o in 4 sullo stesso computer
mediante split screen e condivisione della
tastiera. Il fatto che il gioco sia completamente
tradotto e doppiato in italiano e che
in più il distributore Cidiverte
abbia deciso di proporlo ad un prezzo
notevolmente più basso (€ 30,94) rispetto a quello di lancio dei
nuovi titoli sono dettagli esteriori ma
che comunque non possono che fare piacere.
In
conclusione Serious Sam: The Second Encounter
potrà anche non essere il più
bello FPS presente oggi sul mercato, ma
è sicuramente il più divertente.
Francesco
Mazzetta
st2wok@yahoo.it |