RECENSIONE a cura del webmaster (19/02/2006)
In Vietcong 2 dobbiamo affrontare 2 campagne: la prima sotto la bandiera americana e la seconda molto più corta con i Vietcong.
Se la prima parte ci apparirà l'esatto opposto del primo Vietcong, ossia scontri urbani, cecchini ed edifici (la storia è ambientata nella la citta' di Hue), la seconda parte ci riporta nella giungla e a bagnarci per guadare i fiumi.
Dopo una intro a suon di raffiche di mitra e di esplosioni, una dissolvenza ci porta dalle pale rotanti di un elicottero alle pale sempre rotanti di un ventilatore in un bordello. Mentre siamo a letto accanto a una splendida ragazza indigena, veniamo richiamati a rapporto alla base. Solo dopo aver vissuto un lungo "prologo" dove ci potremo muovere con il motore del gioco, si potrà imbracciare un arma.
Subito si nota la mancanza del doppiaggio audio in italiano, caratteristica ben riuscita nel primo Vietcong. Per fortuna i sottotitoli in italiano e un buona recitazione in inglese non ci faranno sentire questa mancanza. Anche se dover leggere i sottotitoli durante una sparatoria è una gran seccatura. Suoni e musiche sono di buona fattura. Come al solito le musiche dei Pterodon rendono molto bene il periodo del 68.
Graficamente siamo molto indietro rispetto alla concorrenza, il frame rate lascia molto a desiderare. Visto il periodo in cui è uscito ci si aspetterebbe molto di più da V2, invece la grafica appare datata e per di più V2 risulta anche lento. Per non parlare della fisica e dell'interattività che lasciano molto a desiderare. Non esistono e dove c'è la fisica, questa viene mal applicata: barili e corpi colpiti dai colpi d'arma non reagiscono come dovrebbero. Quindi dimenticatevi Half Life 2, Fear e Quake IV e se li avete appena terminati, l'impatto con Vietcong 2 sarà molto brutale.
Altri gravi difetti li ho trovati nei propri compagni che si posizionano davanti ad una porta da aprire e non c'è verso di farli muovere. oppure fra i nemici e tra i compagni che durante gli scontri sembrano girare a vuoto. I nemici faranno ben poco per evitare i vostri colpi.
Anche in multiplayer viene riproposto l'antagonismo Americani VS Vietnamiti. Qui troviamo i sempreverdi Deathmatch, team deathmatch e capture the flag. Scelto il server, il giocatore può scegliere che classe adoperare: medico, ingegnere, guastatore. Durante le sessioni multiplayer si possono adoperare i veicoli (al contrario del gioco in singolo) e si possono affrontare missioni in cooperativo con miniobiettivi da portare a termine.
Il voto finale è negativo, peccato perché alcune idee nella trama potevano essere sviluppate meglio se avessero avuto un comparto grafico migliore e se avessero avuto molti meno difetti. Forse bastava sfruttare maggiormente la giungla, carta vincente del primo Vietcong.
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