RECENSIONE
a cura di Francesco
Mazzetta (19/09/2002)
E' imbarazzante parlare di Gore (4D Rulers/Cryo/C.T.O.).
Il primo impulso è stato quello di stroncarlo
senza pietà. Grafica superata, trama risibile,
armi poco equilibrate, livelli non entusiasmanti
sia in single che in multiplayer. Ma uno
sguardo alle recensioni in linea su altri
siti m'ha lasciato basito. Il tema dominante
è più o meno il seguente: "Gore riprende
il feeling immediato e puramente arcade
di Doom e inoltre,
se confrontato alla grafica di Die hard
Nakatomi Plaza, non è neanche così
brutto". Di fronte a queste considerazioni
mi sento di rispondere: buona (in parte)
la prima, sbagliata la seconda.
Sbagliata la seconda perché parliamo di due
giochi radicalmente diversi. DH-NP,
come ho argomentato nella pagine
su FPS ad esso dedicata, ha l'ambizione
di essere una sorta d'avventura in prima
persona. Se ciò non lo rende un grande
gioco, me lo ha fatto dichiarare almeno
interessante. E' chiaro che non lo pongo
al livello di Return
to Castle Wolfenstein, per non dire
a quello di Half-Life,
che rimane l'esempio paradigmatico di
cosa possa fare una buona storia ad uno
sparatutto, ma comunque il costringere
il giocatore a rapportarsi in maniera
diversa al gameplay è già una notevole
nota di merito.
Al contrario Gore è una serie di livelli di
varia ambientazione - dall'urbano, al
western, all'horror - cuciti assieme dall'esile
trama della caccia al capo di un'organizzazione
criminale. La prima sensazione strana
la si ha andando nelle opzioni a settarsi
i comandi (cosa che ogni fan di FPS -
Robin
Williams compreso - dovrebbe immediatamente
fare subito dopo aver installato qualsiasi
gioco): nessun tasto è adibito alla funzione
"usa". Il motivo è semplice quanto sbalorditivo:
a parte le armi, non si può usare nulla!
Banditi quindi gli oggetti (come telefoni,
binocoli, ecc.) ma bandite anche serrature
e porte: le uniche che possiamo attraversare
sono quelle già aperte, a parte sporadici
casi in cui passaggi sono bloccati da
assi che possiamo distruggere. Zero pure
l'interattività degli ambienti - a parte
le suddette assi -: la cosa più triste
sono le vetrate che perdono pezzi se spariamo
loro contro pur rimanendo con incredibile
stolidità assolutamente integre. La filosofia
dello "sparare a tutto quello che si muove",
che appunto viene ricondotta al classico-che-più-classico-non-si-può
Doom, può anche
soddisfare, ma allora basta guardare a
Serious Sam
2 in cui la leggerezza della trama
(e comunque sempre più appassionante anche
di giochi maggiormente blasonati come
Soldier
of Fortune 2) è l'occasione per inanellare
una serie squisita di gag oltre all'utilizzo
di una grafica tutt'altro che disprezzabile
e comunque ben al di sopra del risultato
di Gore.
Non ci sono dunque elementi positivi in questo
gioco? In realtà forse l'elemento maggiormente
positivo è l'incredibile fluidità anche
su sistemi non dell'ultima generazione
(e grazie - dirà qualcuno -: una grafica
datata gira anche su sistemi datati!)
che aggiunta all'assoluta assenza di tattica
porta a scontri furiosi contro nemici
assolutamente demenziali.
(Parentesi. Se proverete Gore, presto v'imbatterete
in punk cattivi e completamente schizzati
che vi urleranno dietro come ossessi "Dài!
Dài!" Preciso per i non anglofoni che
non si tratta dell'incitamento generico
derivato dall'imperativo del verbo "dare"
e corrispondente pressappoco ai sinonimi
"orsù" o "forza", quanto piuttosto alla
pronuncia della parola inglese "die",
ovvero allo specifico incitamento rivoltoci
dai suddetti punk a morire. Un vero peccato
in questo caso che il nostro alter ego
elettronico non abbia la presenza di spirito
del Duca, o anche solo del serio Sam,
per rispondere a questi zelanti quanto
imbranati soldatucoli anche solo un misero
"fuck you!" Chiusa parentesi).
I 17 livelli single player sono gli stessi
poi che si possono utilizzare per il multi
(fatti salvi i livelli aggiuntivi scaricabili)
reso anche quello appetibile più che altro
per la fluidità del gioco anche in presenza
di ping elevati. Se quasi tutti i livelli
si dimostrano abbastanza sciatti, almeno
ad uno mi sento di poter non solo dare
la piena sufficienza ma anche qualcosa
di più. Si tratta della casa stregata
in perfetto stile horror (e unico luogo
in grado di rendere giustizia ad un nome
che evoca spargimenti di sangue e di viscere
da film di serie Z) che in versione single
si popola di scheletri ghignanti armati
di seghe a motore, mentre in versione
multi si apre a insospettati passaggi
segreti.
In conclusione consiglio l'acquisto di Gore
solo ai possessori di antidiluviani pc
(i requisiti minimi di sistema parlano
di PII/350, di 64 MB di RAM e di scheda
3D tipo TNT2). A tutti gli altri: pensateci
bene, provatelo prima e se alla fine lo
volete lo stesso cercate almeno di farvelo
regalare (magari attendendo che ne venga
allegato il cd a qualche rivista).
Francesco Mazzetta
st2wok@yahoo.it |