RECENSIONE a cura del webmaster (05/07/2005)

Rogue Spear non è certo il classico fps, dove impugnate in mano un arma e dove potete far tutto quello che volete. Qui l'arma non si vede (e già questo potrebbe far pensare che non sia neppure un fps) e l'essere silenzioso diventa un obbligo.

Con i vostri compagni (ma a volte anche da soli) dovete salvare gli ostaggi di un aereo dirottato, liberare un museo o un teatro da dei terroristi, evitare che qualche cellula terroristica faccia saltare edifici, mettere delle radiospie senza essere scoperti e portare a termine tante altre missioni. In tutte le missioni più o meno dovete essere silenziosamente letali ed espletare gli obiettivi della missione per proseguire poi nella missione successiva.

Lo stile del gioco riprende molto il primo episodio, migliorando il gameplay di questa serie sviluppata dalla Red Storm, software house ideata da Tom Clancy e che riporta in questo gioco le tematiche fantapolitiche e fantaterroristiche classiche dei suoi libri.

Come nel primo episodio, anche qui non potete fare passi falsi, pena la vostra eliminazione con un colpo nemico sparato direttamente alla vostra testa. Se credete di giocare a Quake 3, ben presto perderete tutta la vostra squadra e non passerete alla missione successiva, fino a quando non applicherete un po' di tattica, magari studiandovi un piano d'azione prima d'entrare nel campo di battaglia.

Obbligatorio per superare i livelli in modalità più difficile, è il pianificare il percorso delle vostre squadre, fino ai vari obiettivi, decidere i membri delle squadre, le loro armi e i loro abbigliamenti (giubbotti anti proiettili). Alcuni potrebbero anche preferire il dover pianificare per vari minuti il percorso e le azioni da far compiere alle proprie squadre che il dover giocare effettivamente la sezione fps. Per fortuna di altri meno dotati alla tattica (o forse meno pazienti), ci sono già delle soluzioni prepianificate. Scelta ottimamente inserita rispetto al Rainbow Six originale.

Ora durante il gioco è possibile sbirciare da dietro un angolo, facendoci non notare da eventuali avversari. Particolare molto importante in questo genere di giochi.

Peccato che la Ia sia dei nemici che dei propri compagni sia bassissima. Se per gli avversari possiamo chiudere un occhio (la loro Ignoranza Artificiale ci aiuta a finire le missioni). Per i propri compagni, non possiamo non demoralizzarci a vedere i nostri compagni bloccarsi, se tentiamo di uscire dal binario pianificato. Peggio ancora quando li troviamo incastrati contro muri o porte.
D'altra parte in alcune missioni capita di dare go alpha, go charlie, go delta a manetta, uccidere uno o due terroristi, sentire che i nostri compagni hanno fatto il resto del lavoro e vedersi già completata la missione. Un po' di bilanciamento nelle missioni sarebbe stato gradito.

Le armi sono quelle reali e si sente molto la differenza fra i vari tipi: MP5A4, fucile da cecchino PSG1, fucili e pistole HK MP5, il superlativo M16, l'M4, il PSG-1 e molte altre pistole, mitra e fucili di precisione.

Oltre a cio abbiamo anche granate a mano, flashbang accecanti, binocoli, cariche esplosive e un sensore di battiti cardiaci (per individuare i nemici aldilà di un muro o di una porta).

Graficamente il gioco non è male, anche se molto simile (anche troppo), al primo Rainbow Six. Funziona egregiamente anche su macchine non pompate. Peccato per alcuni modelli poligonali, un po' troppo poligonali. Ma a certi difettucci si può chiudere un occhio, grazie a una realizzazione ludica complessiva molto buona.

Rogue Spear è completamente in italiano (testi dei menù, obiettivi e dialoghi audio compresi).

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